Resoconto di LB su Mini maratona sul Lario-Memorial Erica
6 Maggio – Mini Marathon del Lario “Memorial Erica”
Questo tradizionale incontro è stato preceduto da giornate di maltempo che hanno molto condizionato le partecipazioni, così come altri raduni concomitanti. Tuttavia la decina di amici del kdm, forse attratti dal “mini”, si sono incontrati in una giornata di pieno sole con temperatura ideale per una pagaiata turistica.
La costa per raggiungere il promontorio di Bellagio è abbastanza lineare e sono solo due i paesi costieri, Vassena e Limonta prima di raggiungere l’incantevole Pescallo, una frazione alle spalle del centro di Bellagio, un porto naturale protetto dai venti da nord.
Singolari sono imbiancature delle case con tinte pastello ma sempre con contrasti vivi come se i proprietari trovassero così modo di evidenziare la differenza tra le proprietà. Il passaggio tra una costa con parete a picco sul lago e uno scoglio noto come il“faraglione del Lario”
e’ passaggio obbligato e poi Capo partivento, il punto più panoramico di tutto il lago.
Gli scenari sono da cartolina e la giornata tersa, mite e con i monti ancora innevati hanno completato lo spettacolo.
Viste le condizioni ottimali si attraversa su Cadenabbia per poi proseguire sino a Lenno tra ville e giardini in fiore, parchi e una moltitudine di turisti.
Il battello di linea “Concordia” sbuffa alle partenze dai pontili, carico di turisti impegnati a scattare fotografie e il gruppo di kayakers è un ottimo soggetto. Dopo l’allegra sosta pranzo si riprende verso Punta di Lavedo dove la Villa Balbianello mostra tutto il suo splendore di piante e siepi curate sino all’eccesso. Con una luce non perfetta, si entra nella “grotta azzurra del Lario”, una meta poco conosciuta, pur essendo l’unico significativo anfratto lariano.
Una breve sosta prima del rientro e poi Bellagio con il suo traffico cittadino di barche a motore, di acqua-taxi, di battelli e traghetti mentre a terra numerosi i visitatori. Il ramo lariano di Lecco inizia a rannuvolarsi e il colore del lago assume tinte più scure, iniziando le sue trasformazioni come presagio di cattivo tempo. La superficie dell’acqua si increspa e il moto ondoso frontale rende la navigazione non pericolosa, ma solo faticosa. Il vento è sintomo di prossimo temporale, il cielo si fa nero seppia ma si raggiunge la meta, ovvero il punto di partenza del mattino, … appena appena in tempo!
Poi il diluvio.
Una bella giornata che si conclude come tante altre di questa stagione e alla fine un brindisi al succo di luppolo come del resto scritto nel programma!
Grazie a chi c’era e…….alla prossima!
Luciano