07Mag

Raduno all’Elba dal 2 al 5 maggio con recupero tartaruga marina

Un raduno ben riuscito che conferma come le previsioni meteo in primavera siano spesso contraddittorie rispetto alle situazioni reali  osservate “in loco”;  e questo per noi ha fatto la differenza perchè ci siamo goduti 2 giornate, per qualcuno 3, di mare e di sole veramente insperate a dispetto dei previsori.

Sono stati rispettati i programmi delle due uscite in mare e dell’escursione a terra di domenica,la  logistica e l’accoglienza del Miramare veramente piacevoli  hanno fatto sentire ciascuno di noi seguito e coccolato da un personale affabile e gentile, sotto la collaudata gestione di Gaudenzio; molto apprezzate anche le due serate di proiezioni video.

In acqua il gruppo (circa 40 kayak) è rimasto sempre compatto sotto il vigile accompagnamento di istruttori e guide munite di vhf ed anche di Plb (strumento  di geosegnalamento automatico per il soccorso) e  si è fatta, da parte di molti, raccolta di rifiuti su spiagge e in mare.

L’unico dispiacere è stato l’incontro con la sfortunata tartaruga di mare, caricata da Stefano sul proprio kayak morta da giorni, che ha ammorbato l’aria con un fetore che Stefano (guardare foto) non mostrava di sentire!

La segnalazione alle autorità (Corpo Forestale e Legambiente) è stata fatta da Gaudenzio che ha rispettato le indicazioni ricevute per rendere disponibile a terra la carcassa (anche Roberta non sentiva odore(?), ha afferrato la tartaruga e l’ha deposta a terra) per il recupero. Il ritrovamento è stato documentato anche da due media locali, a riprova dell’attenzione verso questa specie marina.

Riporto qui la URL di QuinewsElba che  contiene nostre foto e l’articolo del Tirreno, trascritto perchè poco leggibile nell’immagine.

“MARCIANA MARINA. Un gruppo di canoisti di Sottocosta e Sea Kayak Italy ha trovato, al largo della località del Bagno, un esemplare  di tartaruga marina. Purtroppo morto. I canoisti hanno immediatamente provveduto a segnalare la cosa a Legambiente Arcipelago toscano, che ha prontamente avvisato via e-mail la capitaneria di porto di Portoferraio e i carabinieri forestali.

La tartaruga è stata portata a riva sulla spiaggia del Bagno in attesa dell’intervento delle autorità competenti.

Seppure sia evidente l’inizio della decomposizione, si tratta di uno splendido esemplare  (probabilmente  Caretta caretta), rettili marini antichissimi che hanno cominciato a nidificare all’Elba.  Si ricorderà infatti la prima nidiata  avvenuta a Marina di Campo nell’estate del 2017  di oltre un centinaio di piccole tartarughe, cui ha poi fatto seguito   una successiva deposizione di uova sulla spiaggia di Straccoligno nel 2018. Per questo Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, stanno avviando una campagna di informazione, controllo tracce e tutela dei nidi che verrà attuata come sempre con la preziosa collaborazione di Capitaneria di Porto, Carabinieri forestali, Comuni, operatori balneari e turistici e numerosi volontari che hanno già seguito un primo corso organizzato da Legambiente Arcipelago toscano, Parco nazionale e TartAmare”

E’ quindi importante chiarire le cause della morte della tartaruga marina al largo di un’isola che sta diventando una delle terre verso le quali il riscaldamento globale spinge a nidificare questi pacifici e bellissimi animali marini.-“

Ciao a tutti e alla prossima

Gianfranco

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