31Ott

Tre giorni all’Elba 2020 – 8 – 11 Ottobre

Testo di Luciano Belloni

Questo evento promosso da Sea Kayak Italy di Marciana Marina nel 2019 doveva ripetersi a Maggio 2020 ma poi rinviato ad Ottobre per causa di forza maggiore.

L’idea di tornare a Marciana, un po’ la casa dei kayakers marini italiani da diversi anni, ha pur sempre un fascino che si rinnova e come si dice, la febbre sale sino al momento dell’imbarco a Piombino sul traghetto per Portoferraio.

Nel caso di chi scrive, l’arrivo sull’isola è stato anticipato di due giorni, non tanto per via dell’essere pensionato quanto piuttosto dal vivo desiderio di ritrovare luoghi ed amicizie maturate nei decenni passati.

Una traversata un po’ ballerina sulla Blu Navy per via di un maestrale che nella giornata è andato rinforzando nel canale che separa la terraferma all’isola.

A partire dal giorno successivo, il meteo letto dall’esperto ed illustre elbano, nonché organizzatore dell’incontro, era ed è stato incoraggiante con piena soddisfazione dei partecipanti in arrivo.

Normalmente in queste occasioni, quando ci si rivede, si scambiano baci e abbracci, ma quest’anno si è trattato di sfioramenti di mascherine e di affettuose gomitate, in ogni caso con ampi sorrisi. Non sono mancate nuove conoscenze ed ognuno ha portato suo “valore aggiunto” al gruppo così costituito.

Come consueto, la puntualità in casa Sea Kayak Italy, non è solo proverbiale ma di fatto, e così, tutti sono rispettosi degli orari agli imbarchi senza sollecitazioni.

Un mare piatto ha consentito a tutti di dialogare ravvivando la conoscenza reciproca, di riprendere confidenza dopo qualche anno di sospensione per alcuni, riprendendo l’uso del mezzo, il kdm, dopo le forzate soste primaverili ed estive.

Le operazioni di imbarco si sono svolte con un tiepido sole e la voglia è stata tale che il gruppo si è pure mosso in anticipo sull’orario, cosa decisamente rara.

Messo il “naso” fuori dal porto, ecco Punta del Nasuto e i primi scogli che attirano l’attenzione di coloro, da tempo in stato di astinenza di passaggi stretti senza mancare le calette che si susseguono prima di Sant’Andrea. Poco avanti il passaggio a Le Piscine regolarmente in fila indiana e il rallentamento è d’uopo così come alla Grotta del Papa, una cavità ampia che consente facile manovra sempre che sia rispettato il flusso di entrata/uscita. Ma chi si ricordava più dell’esistenza della grotta?

La tentazione è stata di staccarsi dal gruppo e fare un salto a Le Formiche, ma non è giornata, per cui costeggiando si supera Punta Zanca, un paio di calette sino a Patresi dopo 5 nm dalla partenza. Si potrebbe procedere oltre, ma già ai primi di Ottobre le giornate sono corte per cui, presi anche dal buon appetito, si prende la via del ritorno verso la spiaggia di Sant’Andrea, con il naso all’insù per vedere il faro della Polveraia e raggiungere la suddetta spiaggia per una meritata sosta pranzo e rilassarsi al sole.

Un veloce richiamo e tutti in acqua, ma subito la fila si allunga tanto che alla spiaggia di Marciana si arriva  distanziati.

I primi appuntamenti sono per la classica  birra nei bar frequentati in passato; ed è qui che iniziano le rievocazioni delle Elba Maremarathon con aneddoti ed ognuno ha il suo da raccontare.

Nel corso della cena si trova spazio per uno striscione srotolato per errore e la consegna di un gift d’epoca alla “meritevole” della serata.

Altra occasione per fare un salto nel passato, viene offerta  dall’organizzazione con la presentazione di foto e filmati e meritatamente … tutti a nanna!

La partenza del secondo giorno è sempre all’insegna della puntualità con il meteo che prevede una lieve brezza contraria al ritorno.

Un avvio in gruppo con il solito chiacchierio che accompagna il lungo costa rivedendo la spiaggia di Bagno dove nel 2019 fu portata una tartaruga caretta caretta trovata galleggiante sul mare.

Il passaggio alla Isola Paolina mostra una limpidezza straordinaria dell’acqua con i massi tondeggianti tipici dell’Elba. Alla spiaggia bianca di Procchio sono gli ultimi bagnanti della stagione a godersi tiepido sole.

La navigazione del gruppo procede, senza poter accedere alle gallerie delle postazioni militari ben raccontate dalla “guida” che non è solo marina!

Buona parte del gruppo sosta per il pranzo al sacco e per l’ultimo bagno  in localita Scaglieri, mentre altri si spingono oltre superando la penisola dell’Enfola spingendosi sino alla spiaggia di Sansone, dai ciotolini tondi e bianchi. Fatto il giro di boa, gli stessi ripassano sotto l’arco dal curioso passaggio stretto e superato lo scoglio La Nave, si raggruppano al resto della compagnia.

Come consueto, il rientro è con brezza contraria, più stimolante che stancante. L’aria di casa spinge alla “competizione” e al termine tutti sono oggetto di una foto dal molo di Marciana da colui che forzatamente rimasto a terra, e a seguire la tradizionale foto ricordo del gruppo che completa la giornata.

Altri ricordi del passato all’Elba con foto e filmati, sono proposti nella serata.

Il terzo giorno è all’insegna della instabilità. Si sale in auto a Marciana per la  visita al Museo locale ma al riparo, nel corso di violento temporale con  grandine a rinfrescare l’ambiente. Successivamente la salita a piedi al Santuario della Madonna del Monte mentre a mare, due della compagnia rientravano sotto un bell’acquazzone e una foto lo documenta.

I saluti al termine concludono la Tre giorni all’Elba con l’auspicio che l’incontro venga riproposto nel prossimo anno.

 

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